martedì 22 maggio 2012

Ritorno dall'Egitto e dimora a Nazareth, Mt 2,19-23


 Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».  Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea  e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». 

Dentro la Parola con l'ausilio dello Spirito Santo:
La Santa Famiglia in seguito alla persecuzione di Erode e la strage degli innocenti che aveva l'obiettivo di eliminare il possibile rivale, l'atteso Messia, Re di Israele, fuggì in Egitto dove visse per alcuni anni, fino alla morte del despota. Sicuramente Giuseppe avrà fatto i più grandi sacrifici per ricominciare a riaprire la sua bottega modestissima di artigiano e farsi conoscere dalla gente locale e poter sostentare la famiglia. Ma l'umiltà grande di Giuseppe e la Sua fede in Dio lo portava al più generoso abbandono al Divin Volere che guidava tutta la Sua vita e ne formava tutto il suo desiderio. Senza mai lamentarsi di tutte le difficoltà e le prove che Dio metteva sulla sua strada, ma al contrario vedendo in tutto quanto accadeva la Volontà di Dio su di lui, egli era ben lieto di poter servire Dio così in tutta semplicità di cuore. Lo stesso dicasi per la Santa Vergine, che dovette lasciare la sua amata casa di Nazareth, dove visse i primi anni di infanzia accanto ai genitori prima di entrare al Tempio come vergine offerta a Dio, casa dove poi torno' quando il sacerdote la diede in sposa al castissimo Giuseppe alla morte dei genitori.
Maria dovette rimboccarsi le maniche e crescere Gesù in un paese straniero, dove vi erano solo pagani, dove nessuno conosceva e adorava il Suo Dio, ma al contrario si commettevano tanti atti di idolatria e divinazione. L'Egitto ebbe il privilegio di ospitare il Figlio di Dio che cercava protezione dalla furia di Erode, e dalla presenza di Gesù fu santificata, edificata e tutte le persone che venivano a contatto con Giuseppe e Maria non potevano che vedervi mari di grazia tenere unita nell'amore e nella semplicità questa famiglia, ricevendo benefici a loro volta. Ma Dio chiamo' l'obbedientissimo Giuseppe a tornare in Israele, là dove il Suo Figlio avrebbe dovuto compiere la Sua missione redentrice e informato in sogno, nuovamente lascio' tutto quanto aveva ricostruito con fatica per tornare nella terra che per odio lo costrinse a fuggire. Ma niente fu mai tanto importante per il Santo Giuseppe e la Vergine se non prontamente servire e vivere la Divina Volontà nella loro vita e con la loro vita. La Santa Famiglia fa quindi ritorno a Nazareth e ancora una volta la Volontà di Dio supera ogni volontà umana, in questo caso vince certamente il piano del maligno attraverso Erode.

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