lunedì 8 ottobre 2012

Tentazione di Gesù nel deserto Mt 4,1-11

Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora Gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane", Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".Allora il diavolo Lo condusse con sé nella città santa, Lo depose sul pinnacolo del tempio e Gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a Tuo riguardo,ed essi Ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il Tuo piede".Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo". Di nuovo il diavolo Lo condusse con sé sopra un monte altissimo e Gli  mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e Gli disse:"Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai". Ma Gesù gli rispose: "Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi culto". Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli Gli  si accostarono e Lo servivano.

Riflessione del cuore che si cala nella Parola.
Gesù sia il Tuo Spirito e la Tua Divina Volontà a farci penetrare nella comprensione di cio' che vuoi dirci.
In questo brano evangelico, il Signore si sottopone volontariamente alla prova di cio' che gli uomini nel corso della propria vita incontrano sottoforma di tentazione, quindi volendo su di sè rifare l'uomo decaduto, condividendone in tutto la natura fuorchè nel peccato, ristabilendo in sè la perfezione della creatura Sua, Egli sceglie di conoscere tutto cio' che prova l'uomo di fronte al nemico infernale. Nella Sua giustizia, Dio ha permesso che in Gesù ogni uomo potesse rialzarsi da una condizione di schiavitù ed esserne liberato, ma per fare questo Gesù doveva sperimentare sopra di sè le prove dei Suoi figli e fratelli. Cosa prova l'uomo di fronte alle tentazioni del nemico e quali sono le forme di debolezza maggiori che l'uomo si trova a dover combattere? Ecco che Gesù ce le mostra:
in primis Gesù si ritrova a dover superare la tentazione del cibo, di quel peccato di gola che è simbolo della superbia, di quella fame che ogni uomo sperimenta in sè quando mette il proprio Io al posto di Dio, facendo ruotare intorno a sè ogni cosa e creatura esistente, dimenticando che la sua stessa esistenza non è frutto della propria volontà di esistere, ma dono della Volontà Creante di Dio Padre che nel Suo Amore ha tratto dal niente la creatura. Purtroppo ai giorni nostri, dove l'apostasia è il cancro più grande da estirpare per ridare all'uomo la dignità che si è autotolta, questa verità tanto lampante e tanto evidente, non viene presa proprio in considerazione, anzi i più "illuminati" dalle proprie tenebre dell'errore, si considerano il frutto casuale di una natura matrigna, perchè a guardare le cose con l'occhio del fato c'è da rabbrividire per la inequità della vita stessa. Nessuno di questi sapienti del mondo, così orgogliosi di essere dei senza Dio, riesce a intravedere nella Creazione quella perfezione di regole, di numeri, di ritmi, che è il frutto di una Mente ordinata in tutte le perfezioni conosciute. Eppure sono scienziati....Gesù alla tentazione di sfamarsi imponendo alle pietre di diventare pane risponde: Non di solo pane vive l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Perchè? L'uomo non è un corpo che vive quel tanto che occorre fino a esaurire le pile, come i senza Dio vanno così fieri di sostenere, ma è un'anima, rivestita di un corpo, che ha come prima necessità quella di vivere nella Verità, la Verità di conoscere il senso della propria vita come dono di Dio, il viaggio della propria vita che è un cammino verso Dio e la meta della propria esistenza terrena che è l'incontro eterno con Dio. Questo perchè essendo la creatura creata dall'Amore, che è Dio, solo nell'Amore, e amando trova in sè il suo appagamento vero, la sua gioia. Ma questo amore non è amore umano, è amore divino, percio' la creatura non puo' prescindere da Dio per riempirsi di questo Amore a cui anela per tutta la vita e solo quando comprende questo, allora tornando col Cuore alla Sua Origine che è il Padre Celeste, ritrova il senso della propria vita, il suo scopo e il suo traguardo. Detto questo circa il cibo dell'anima che è l'Amore di Dio, il quale si è reso manifesto in tutto lo Splendore della Sua Verità e della Sua Giustizia nel Vangelo di Cristo, si rende necessario anche il cibo materiale per il sostentamento del corpo che ci è stato dato. Ma se l'uomo decidesse di vivere solo come un bruto, alla stregua degli animali che seppur capaci di affetto non hanno il dono della coscienza, e sono mossi soprattutto dagli istinti, allora è un corpo che cammina, vivo quel tanto che la materia reclama i suoi diritti fino alla sua consumazione animale. E' un morto che cammina.
Se così fosse, da dove viene il bisogno di amare e di essere amati degli uomini? Da dove la necessità di piangere e di ridere, di gioire e di stare in mezzo ai suoi simili per realizzare se stesso? Lo Spirito Santo che Dio ha soffiato in ogni corpo chiamato all'esistenza è cio' che distingue l'Uomo sopra tutte le creature, come fatto a immagine e somiglianza di Dio....percio' talmente elevato in dignità e splendore, che al di fuori della sua natura divina, non ha senso, nè motivo di essere.
La seconda tentazione che Gesù incontra è quella di tentare Dio, infatti dopo essersi sostituito a Dio peccando, l'uomo è decaduto, ma nella sua deformità spirituale, egli non ha mai smesso di dire a Dio cosa fare, quando fare, come agire, come se la sua cattedra umana potesse sostituirsi alla Perfezione della Divina Volontà, tanto da presupporre che cio' che noi riteniamo giusto lo sia effettivamente. Come puo' una creatura priva di luce per effetto della condizione umana che fa di lei un'anima sempre avvolta dalle nebbie del peccato, avere perfetta scienza di cosa sia giusto e cosa non lo sia? Così era quando la volontà umana priva di peccato era perfettamente innestata nella Volontà Divina incarnandola in sè con il proprio vivere. Stando in questa Volontà Santissima tutto era Scienza e Luce in ogni perfezione. Non così quindi per noi che pretendiamo di dire a Dio cosa e quando fare...con la nostra bacatezza. Quante volte con le nostre preghiere non abbiamo ottenuto cio' che abbiamo domandato: Perchè? Forse proprio per questo motivo, forse il nostro non era un domandare ma un imporre a Dio la nostra volontà creaturale, quindi qualcosa di non buono e Dio quando il cuore domanda in conformità all'amore dona, altrimenti ci darà qualcosa di diverso ma certamente di giusto e di vantaggioso per noi. Gesù risponde al maligno: Sta scritto: non tenterai il Signore Dio tuo! Egli sa, vede tutto e niente di cio' che accade Gli è sconosciuto, percio' dobbiamo esser certi che Dio sa Come agire e Quando per ottenere dal cuore degli uomini il maggior bene possibile.
La terza tentazione in cui il Signore si imbatte è l'idolatria del potere, del prestigio, del denaro, della lussuria, dell'umana considerazione, tutte cose di cui il nemico infernale si serve per lusingare e attrarre il cuore di uomini che hanno posto al centro del loro amore i beni del mondo, come se non dovessero morire mai, nè rendere l'anima a Colui che l'ha donata loro. E quanti cadono in questa rete a maglie fitte, così fitte che senza aiuti spirituali, senza la Grazia divina, non puo' fare di noi che degli schiavi che rotolano nel fango fino a sprofondare nella nostra vergogna! Qui non ci si inganna perchè il maligno dice chiaramente: Se ti prostrerai a me e mi adorerai tutte queste cose io ti daro'...quando tutte queste cose abbiamo, facciamoci delle domande perchè il nostro padrone è quel tiranno che dopo averci corrotti qui sulla terra, non saziando mai la nostra fame ma facendola aumentare fino alla disperazione, godendo della nostra schiavitù e asservimento e della nostra condizione di infelici, ci donerà alla morte cio' per cui abbiamo vissuto: la dannazione del nostro cuore corrotto! ma questa volta non sarà solo per un'ottantina d'anni, ma per tutta una eternità di dolore!Gesù è venuto per insegnare all'uomo come trovare e restare in questa gioia, è venuto per dirci che solo in Lui possiamo essere liberi da ogni schiavitù e miseria, perchè l'amore di Dio è cio' che libera l'uomo dai lacci infernali delle sue passioni sregolate, anomale, distorte, brute, volgari, putride e nauseabonde. Gesù è il Salvatore dell'uomo e a tutti fa luce sulla caducità delle cose del mondo che oggi vi sono e domani non più dicendo: Vattene satana, perchè sta scritto che Dio è l'unico che merita adorazione ed amore! il resto è corruzione e falsità.
Sia Lodato Gesù Cristo!

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